umbertoCUFRINI
Artista poliedrico
(curatore, scultore, pittore e interior designer)
classe 1971.
Cresce nell’azienda del padre Franco, affascinato dalla metodologia e dalla sistematicità con cui veniva affrontato l’iter produttivo della trasformazione di ogni tipo di metallo con torni, presse e piegatrici. Unitamente alla passione innata per il disegno e la pittura, il suo interesse si rivolge, già dai tempi del Liceo Artistico, all’utilizzo di materiali di scarto per creare oggetti d’arte. Nel 1994, durante gli studi in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Frosinone, inizia ad avere esperienze lavorative e professionali. I suoi interessi spaziano dalla grafica alla progettazione di interni e complementi d’arredo, dalla progettazione e realizzazione di elementi scultorei/espositivi alle scenografie per reti televisive e spettacoli teatrali.
Dal 1995 inizia la sua personale attività artistica con la partecipazione a concorsi, manifestazioni culturali e mostre collettive/personali in luoghi sacri (San Giovanni in Laterano, Monastero di Monte Cassino, Abbazia di Fossanova, Abbazia di Casamari, Chiesa dei Lumi) e in luoghi espositivi in varie città d’Italia (Roma, Perugia, Quartu Sant’Elena, Cuneo, Milano, Brescia, Torino, Ferrara, Reggio Emilia, Avezzano).
Nel 1997 Enrico Crispolti gli conferisce, per la partecipazione con Walter D’alleva alla “XXVI biennale d’arte di Alatri”, (Rassegna Nazionale Accademia di Belle Arti, curata da Luigi Fiorletta e Micol Forti), il primo premio per la scultura.
La sua ricerca fino ad oggi è variegata: produce lavori incentrati sulla contaminazione di tecniche e materiali (soprattutto di riciclo) con la volontà di fondere diverse discipline artistiche per vanificarne le storiche distinzioni.
Ne scaturiscono installazioni spaziali emblematiche che dialogano sul rapporto tra forma chiusa e spazio aperto, tra solidità e fragilità, tra stabilità e precarietà, tra rigidità e morbidezza, tra monumentalità e provvisorietà con l’intento di suggerire altri equilibri.
C’è sempre, nelle sue creazioni, il desiderio di riflettere l’arte nella complessità della vita quotidiana, assediata dall’ansia di comunicare e la voglia di rifugiarsi nella propria intimità.
Nel 2002, di ritorno da Toronto dopo un anno di esperienza come scultore presso la Siena Design, fondata dall’amico e compagno di accademia Walter D’alleva, si allontana gradualmente dall’astrazione materica per intraprendere un nuovo campo di sperimentazione. L’obiettivo è di trasformare la prosaicità di ogni giorno in evento straordinario, azzerando ogni tentazione narrativa poiché preferisce osservare la realtà più che raccontarla.
Dal 2003, parallelamente alla sua attività artistica, inizia ad elaborare un programma di divulgazione e diffusione dell’arte contemporanea. È ideatore e curatore di XLart.
Dal 2005 al 2009 viene nominato dall’Associazione culturale Rigenerazione direttore artistico di gallery113, spazio multifunzionale creato per essere la sede di attività culturali che ha visto ospiti oltre 250 artisti in seminari, spettacoli musicali e teatrali, concorsi, mostre personali e collettive.
Nella gallery, dal 2006, inizia a realizzare i primi ritratti di grandi personalità con l’intenzione di testimoniare il proprio tempo e lasciare una traccia, la stessa ereditata dai protagonisti di questo simposio culturale. Dalla vastità del vuoto e dell’assenza lasciata da questi personaggi che si determina l’importanza della loro presenza. Da qui, il binomio “presenti/assenti” che dà il nome a questa nuova stagione di sperimentazioni.
Ne emergono principalmente dei lavori realizzati con la tecnica dello stencil, in cui la serialità, ben lontana dall’essere una pedissequa ripetizione di sé, si dimostra aperta ad infinite e molteplici soluzioni che riflettono le varie sfaccettature del volto umano e ne rivelano ogni volta una sfumatura diversa grazie anche l’uso di svariate tecniche e materiali.
Nel 2007 l’incontro con Marco Castoldi, in arte Morgan, per il quale realizza oltre 100 T-shirt che indossa nella prima edizione di X-Factor. Ad unirli nel progetto è la volontà di rendere iconici e “pop” volti ancora poco conosciuti, per suggerire un nuovo Pantheon di protagonisti del mito contemporaneo che hanno contribuito a riscrivere le regole della percezione e del vivere quotidiano.
Sperimentare lo conduce ad elaborare una personale tecnica: bassorilievi composti da numeri e lettere denominati “WORDWORK”.
La principale caratteristica di questi lavori sta nella loro non immediata fruibilità. Se ci si pone a due o tre metri di distanza, si percepisce uno spazio monocromo invaso da un caotico ammasso di lettere. Tuttavia, man mano che ci si allontana, le apparenti accozzaglie di segni convenzionali diventano inequivocabili zone d’ombra che determinano l’immagine. E così da queste superfici affiorano rappresentazioni multidimensionali, restituite, agli occhi di chi guarda, in una visione quasi prismatica e in costante evoluzione.
Nel 2012 i “presenti/assenti”, accompagnati dai primi ritratti di grande formato dedicati a Morgan e Saviano realizzati con la tecnica WORDWORK sono a Milano, il primo al Now Hotel in occasione del Fuorisalone, il secondo in FieraMilanoCity per raccogliere fondi a favore dell’Ainlaids.
Dal 2006 ad oggi i “presenti/assenti” sono apparsi nei luoghi più spuri: il contesto segue infatti l’intenzione dell’autore di sperimentare location inusuali (gallerie, concept store, ristoranti, hair shop, arredamenti), dove l’ambiente interagisce con i lavori esposti in uno scambio ininterrotto tra forme d’arte e artigianalità, protagonisti di momenti di condivisione e convivialità.
Alcune esposizioni: nel 2013 al Castello di Montegufoni di Montespertoli (FI) e al Grand Hotel Palazzo della Fonte di Fiuggi (FR). Nel 2014 al Concept Store Parrup nel quartiere Gotico di Barcelona e nella Galleria Arte Fuori Centro di Roma. Nel 2015 al Ristorante Messié sin Gluten di Barcelona e nel 2018 sono a Napoli al Ristorante Cap’alice e nell’Hair Shop PaCo & CO. Nel 2019 nell’Hair Shop Blondie di Treviso e nella galleria Eustachio Pisani ad Isola del Liri.
Proprio ad Isola Liri, Cufrini incontra il gruppo musicale genovese i Meganoidi. Da questa collaborazione nasce il video “Respirare in orbita” in cui compaiono i presenti assenti, e alla fine del 2019 i Meganoidi invitano Cufrini a Genova (in Piazza Rostagno, nello Spazio Comune dei Giardini Luzzati) per realizzare il murale in omaggio a Fabrizio De Andrè, in occasione degli 80 anni della nascita.
I paesi natali di Marcello Mastroianni (Fontana Liri, FR 2020) e Nino Manfredi (Castro dei Volsci, FR 2021) omaggiano con un’opera i due grandi attori del cinema italiano. Nel 2023, il Conservatorio di Musica di Frosinone, rende omaggio con un ritratto di grandi dimensioni al suo fondatore Daniele Paris, alla presenza del Maestro Liliana Cavani.
Attualmente i progetti dei ritratti dedicati ad artisti, soprattutto scrittori e filosofi, sono diversi in varie città d’italia. In cantiere ci sono San Tommaso e Giovenale sulle pareti esterne della sede comunale del Comune di Aquino (FR), Leonardo Sciascia in collaborazione con la Fondazione di Racalmuto a lui dedicata, Vittorio De Sica a Sora (FR) e Fabrizio De André a Tempio Pausania (SS).
Tutto quanto sopra illustrato evidenzia la convinta poliedricità dell’autore, spesa in una persistente attitudine a sperimentarsi, così da poter regalare, a chi volesse sintonizzarsi su questa frequenza espressiva, una vera e propria provvista di scoperte.